(Vocabolario Treccani) s. f. [dal gr. ἀπορία «difficoltà, incertezza»] In filosofia, difficoltà di fronte alla quale viene a trovarsi il pensiero nella sua ricerca. Es. <<un’aporìa insolubile>>.
Ciascuno di noi, nell’esperienza quotidiana, coniuga la propria vita attorno alla ricerca disperata di risposte, certezze, punti fermi. Li cerchiamo come centri d’appoggio per comprendere, giudicare e agire sulla realtà, per vivere.
Porre una domanda in più rispetto a tali certezze, chiedere quel <<che cos’è?>> di troppo cercandone il fondamento innesca un vortice, una spirale in cui veniamo risucchiati e che ci sconvolge. Un evento di potenza tale da spazzare via ognuno di quei tanto agognati punti di riferimento.
Esattamente questo avveniva nelle soleggiate vie di Atene quando Socrate poneva tale quesito (<<che cos’è?>>) ad una città che presto lo avrebbe condannato a morte.
In effetti, da ciò capiamo come sia in noi radicato un forte senso di repulsione verso l’aporia, un tentativo disperato di rifuggire tale spirale e le sue conseguenze distruttive.
A questo punto sorge spontanea un’altra domanda: e se l’aporìa fosse essenziale per l’uomo?
In altre parole: se l’aporìa fosse il motore della vera ricerca?
Tale mancanza di espedienti, di punti fermi, sconvolge chiunque creda di poter raggiungere una risposta univoca e definitiva. E’ un terremoto che fa crollare ogni struttura, ogni sistema e ogni convinzione; ma, al contempo, libera la strada da tutti quegli <<edifici di cartapesta>>, direbbe Wittgenstein, che spesso ci impediscono di fare esperienza delle cose in maniera libera e autentica. Non è forse proprio ciò di cui abbiamo bisogno per costruire un orizzonte di senso nel quale credere veramente? Non è forse questo una sorta di atto di fede che manifesta, però, fiducia nella possibilità dell’uomo di vivere una vita piena e scoprire autenticamente, di volta in volta, i princìpi, evitando di farseli indicare da altri?
Può sembrare una pretesa eccessivamente ambiziosa, forse presuntuosa; ma risulta evidente che non lo è appena ci rendiamo conto che questa opposizione tra interpretazione autentica e visione imposta è il campo su cui si gioca il nostro rapporto anche con le più piccole cose della vita e del modo in cui, attraverso l’informazione e la riflessione, guardiamo al mondo.
L’Aporia, come sito, si propone proprio la ricerca di tale difficoltà, di tale incertezza, di tale crollo di ogni convinzione precostituita; non solo con la prevalenza delle domande sulle risposte, ma anche – quandunque delle risposte o opinioni siano date – sulla discussione, il confronto costante e l’opposizione anche totale ad esse.
Ciò che vorremmo avvenisse su questa piattaforma è che tutti insieme riscoprissimo l’importanza fondamentale di eliminare i fondamenti, la necessità essenziale del porsi domande e crescere facendolo.
La nostra stessa formazione rispetto alla filosofia o agli argomenti che vorremmo trattare è ben lungi dall’essere completa (o anche solo sufficiente), ma proprio per tal motivo crediamo che questo sito sia un’ottima opportunità di crescita, sperando che tale dinamica comune di discutere e domandare nonchè la difficoltà nel rispondere siano ciò che infiammerà i nostri animi e la nostra esperienza su questo sito.
Redazione, 02 Novembre 2024